I nuovi test rapidi antigenici possono sostituire i test "classici" molecolari effettuati in laboratorio ed entrano a tutti gli effetti nel conteggio dei casi positivi e dei guariti.

Il Ministero della Salute Italiano con la circolare 705 del 08/01/2021, seguendo le indicazioni Europee, modifica la definizione di caso Covid positivo accettando i nuovi tamponi antigenici rapidi come metodo diagnostico.

I test rapidi antigenici entrano anche a far parte delle pratiche di controllo della diffusione del virus e vengono accettati anche come dispositivi per test effettuati a contatti di soggetti positivi.

Pur confermando che il metodo più attendibile rimane il tampone molecolare, nel documento viene indicato che i risultati ottenuti con i test antigenici rapidi sono sovrapponibili.

Non tutti i tamponi rapidi però sono uguali e ugualmente validi.

Il ministero della Salute afferma che sono validi a fini diagnostici i test antigenici rapidi di terza generazione (che richiedono però specifiche apparecchiature di lettura) e i test antigenici rapidi di prima e seconda generazione che presentano sensibilità pari o maggiore a 80% e specificità pari o maggiore a 97%. Questi valori di performance indicano infatti un ridotto rischio di falsi positivi e di falsi negativi.

La circolare precisa anche i tempi: il test antigenico rapido va effettuato entro 5 giorni dall'esordio dei sintomi, per i soggetti asintomatici invece va effettuato tra il terzo e il settimo giorno dall'esposizione.

Il ministero della salute afferma poi che se il test rapido risulta negativo è necessaria la conferma dopo 2-4 giorni o con test molecolare o test rapido di ultima generazione.

Su questo sito trovi test antigenici rapidi marchiati CE, approvati dal Ministero della Salute italiano e con elevate performance in termini di sensibilità e specificità:

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