Tampone o test sierologico?

Su cosa si basano

Il tampone molecolare oro-faringeo era stato adottato come test elitario per diagnosi di SARS-CoV e MERS-CoV. Di conseguenza, i tamponi per SARS-CoV-2 si basano sullo stesso principio: la retrotrascrizione di RNA a cDNA e la sua amplificazione per medio di PCR (Reazione a Catena della Polimerasi) (O Vandenberg, 2020). 

Per maggiori informazioni sul funzionamento della PCR, potete fare riferimento a questi video in inglese o italiano.

Il test sierologico effettuato con pungidito è di tipo immunocromatografico qualitativo. Il sangue viene fatto assorbire da una membrana per rivelare la presenza di anticorpi IgM e IgG nel paziente. Questi vengono rilasciati in seguito all’infezione, e in concentrazioni variabili durante il corso del tempo (Figura 1). Gli IgG sono scatenati dagli antigeni del virus, mentre gli IgM agiscono a favore dell’immunità a lungo termine. 

In presenza di tali anticorpi nel sangue, una banda corrispondente apparirà insieme a quella di controllo. Qualora il controllo non comparisse, il test deve essere ritenuto invalido e ripetuto.

L’interpretazione dei risultati è molto intuitiva e in linea con un test di gravidanza. Ciò comporta un alto rischio di risultati prevenuti, che sono stimati all’89% (J Watson, 2020).

Sono disponibili anche test con prelievo di sangue che identificano e quantificano la presenza di IgM ed IgG utilizzando tecniche come ELISA (enzyme-linked immunosorbent assay) (Lifescience, 2020) e CLIA (chemiluminescence immunoassay) (L Cinquanta, 2017). 

Come e quando farli

L’esecuzione dell’uno o dell’altro test dipende dalla presenza o meno di sintomi e il risultato è influenzato dallo stadio dell’infezione. Quando il contatto col virus è avvenuto da pochi giorni, entrambi i test potrebbero resultare negativi.

Il tampone basato su RT-PCR ha una tendenza maggiore ai falsi positivi, mentre il sierologico è più suscettibile ai falsi negativi (P Mertens, 2020).

Il tampone viene normalmente effettuato quando si sospetta l’infezione e il paziente potrebbe essere contagioso. Inoltre, può essere impiegato negli aeroporti per il contenimento dei casi (Heathrow, 2020). Il test sierologico può risultare positivo se l’infezione è in atto o se è avvenuta in passato (ed è, al momento del test, risolta). Il test prevede il prelievo del muco oro-faringeo e deve essere condotto da personale competente.

Il test sierologico si effettua a 10+ giorni dalla comparsa dei sintomi. Questo test evidenzia la presenza di un’infezione in atto. Sono numericamente più limitati dei test basati su RT-PCR, e generalmente meno accurati (O Vandenberg, 2020). Il pungidito è semplice e rapido e i risultati si ottengono in circa 15 minuti (AuroraBiomed, 2020). 

Figura 4 https://blogunisalute.it/test-rapidi-covid/

Per maggiori informazioni sui test sierologici che offre MyGenomics, visitate le seguenti pagine relative ai nostri prodotti:

• Kit da 1 test di rilevamento rapido degli anticorpi COVID-19 SARS-CoV-2 lgM/lgG all’oro colloidale
• Kit con 25 test di rilevamento rapido degli anticorpi lgM/lgG da COVID-19

Che informazioni ci danno

Mentre il test sierologico qualitativo ci informa della attuale o pregressa infezione da COVID-19, un tampone positivo indica un’infezione in atto e può fornire informazioni anche quantitative. Queste possono essere utili a comprendere in che modo il processo infettivo influenzi il paziente.

È importante citare un recente studio che ha riportato il diverso grado di identificazione di SARS-CoV-2 in base al sito del prelievo (O Vandenberg, 2020):

• 93% da fluido broncoalveolare
• 72% da saliva
• 63% da tampone oro-faringeo
• 32% da tampone faringeo
• 29% da feci

Il momento in cui viene effettuato il test può ugualmente avere influenza sui risultati e sul tipo di informazione ottenuta (Macfarlane, 2020). Inoltre, i casi asintomatici sono numerosi e difficili da identificare, e i sintomi non sono totalmente indicativi dell’avvenuta infezione (Walker, 2020). Sono ancora insufficienti i dati sul livello di contagio di una persona asintomatica, o che ha già contratto l’infezione. Gli anticorpi compaiono da 5 a 7 giorni dopo l’inizio dei sintomi e si mantengono per un periodo indefinito. Poiché però, il virus viene rilasciato per 30-40 giorni, c’è un momento in cui nell’organismo sono presenti sia gli anticorpi, sia il virus. Dunque non è possibile correlare la presenza di anticorpi al fatto che il paziente sia guarito e non più contagioso (A Bena, 2020).

L’innovazione dei tamponi rapidi

Grazie a questa tecnologia, l’accuratezza del tampone può essere combinata alla praticità e rapidità di un test sierologico, ottenendo risultati in meno di un’ora. 

Il prelievo avviene come nel caso del tampone oro-faringeo, ma poi il personale sanitario può utilizzare un kit simile a quello immunocromatografico qualitativo. 

Per maggiori informazioni sul tampone rapido, leggete il nostro recente articolo. 

My genomics vi propone due test rapidi:

• Kit con 20 test tampone rapido per COVID-19. Trovate le informazioni per condurre il test a questo indirizzo.
• Tampone rapido per COVID-19 - Kit con 20 test

Iscriviti alla nostra Newsletter per restare aggiornato sui nostri articoli e sui nuovi prodotti disponibili sul sito! CLICCA QUI

Referencze

A Bena, U. F. (2020, Novembre 27) https://www.dors.it/page.php?idarticolo=3434

AuroraBiomed. (2020) https://www.aurorabiomed.com/covid-19-igm-igg-antibody-rapid-test-kit/

Heathrow, A. (2020, October 20) https://www.heathrow.com/latest-news/pre-departure-testing-launches

J Watson, A. R. (2020, September 08). BMJ https://www.bmj.com/content/370/bmj.m3325

L Cinquanta, D. E. (2017). Chemiluminescent immunoassay technology: what does it change. Autoimmun Highlights, 2-8.

Lifescience, N. M. (2020, Agosto 18) https://www.news-medical.net/whitepaper/20200616/Overview-of-ELISA-Testing-for-COVID-19-Antibodies.aspx

Macfarlane, J. (2020, Ottobre 24) www.dailymail.co.uk: https://www.dailymail.co.uk/health/article-8406621/Coronavirus-tests-return-false-negatives-67-time-theyre-given-four-days-infection.html

O Vandenberg, D. M. (2020). Considerations for diagnostic. Nature Reviews.

P Mertens, N. D. (2020). Development and Potential Usefulness of the COVID-19 Ag Respi-Strip Diagnostic Assay in a Pandemic Context. Frontiers in Medicine, 225.

Walker, R. (2020, October 8) www.ucl.ac.uk: https://www.ucl.ac.uk/news/2020/oct/symptoms-covid-19-are-poor-marker-infection

WHO. (2020, November 28) from https://covid19.who.int/